Erbe selvatiche contro la miseria a Bolotana... nell'Ottocento
Particolare di una carta della Sardegna del 1850 ca. (ETH ZH Rar K870) Premessa: ricordi d’infanzia Capita probabilmente a tutti gli adulti ricordare magari con un po’ di nostalgia vecchi sapori gustati da bambini. Molti Bolotanesi nati nel dopoguerra ricordano sicuramente alcuni cibi che si consumavano frequentemente nelle famiglie numerose. Erano a base di lardu e sartizza , formaggio pecorino e latticini vari, pasta fatta in casa e cucinata in svariati modi, sugo di pomodoro, prodotti stagionali, olio d’oliva e pane carasau . Erano cibi «poveri», nel senso che erano accessibili a tutti (o quasi), divenuti con l’avvento dei consumi di massa rari, ma oggi nuovamente ricercati e apprezzati perché genuini e rigorosamente a chilometro zero. Ne ricordo in particolare due di tipo «vegetariano»: il minestrone e le pietanze di erbe selvatiche (lessate, fritte, impanate, ecc.). Bastava andare poco fuori dell’abitato (per es. nella località di Cumbentu o dell’attuale Canale di guardia o ...