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Visualizzazione dei post da dicembre, 2023

1943: l’annata dei 101!

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Nel 1943 si era ancora in piena guerra, ma nemmeno il rombo dei bombardieri alleati di passaggio riusciva a frenare il via vai delle cicogne che a Bolotana depositavano i loro fagottini rosa e azzurri. Quell’anno al Comune se ne contarono almeno 101. Nonostante la guerra e i molti coscritti o richiamati, la popolazione di Bolotana ancora cresceva e stava per raggiungere il massimo storico con oltre 4400 abitanti. Nessuno prevedeva che nel giro di pochi anni sarebbe iniziato il declino demografico del paese e che quell’ annata sarebbe stata memorabile . La dispersione cominciò pochi anni dopo e proseguì incessantemente. 50 anni più tardi, quasi il 60 per cento di quei «fagottini» aveva già lasciato il nido bolotanese. Difficile sapere quanti sono rimasti nel Paese e quanti a tutt’oggi sopravvivono nel mondo. Purtroppo l’anagrafe non perdona, a prescindere da epidemie, pandemie, mali incurabili, incidenti, disgrazie varie. Non so quanti siamo ancora in grado di dire grazie alla vita, ...

Ancora cavallette in Sardegna

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Nel Vangelo della messa di oggi, seconda domenica di Avvento, si parla di Giovanni Battista che si cibava di cavallette e miele selvatico. Nella Bibbia questi insetti vengono evocati più volte come cibo e soprattutto come flagello. La lettura di oggi mi ha fatto venire in mente che gli sciami di cavallette nelle estati afose bolotanesi costituivano un'enorme preoccupazione per tutti i contadini che si apprestavano a raccogliere i cereali maturi nei campi della pianura sotto Bardosu. La preoccupazione era giustificata perché quegli insetti voracissimi erano capaci di vanificare in pochissimo tempo il lavoro di mesi e minacciare il sostentamento di intere famiglie. Le cavallette hanno sempre rappresentato un grosso pericolo non solo per i Bolotanesi, ma anche per intere regioni della Sardegna, d'Italia e del mondo. Nel XIX secolo, in certi anni, si legge in alcune cronache dell’epoca, che il loro passaggio in Sardegna riduceva a deserti «tutti i seminati, i prati e i campi col...